Che cos’è la Day Designer? E’ un’agenda creata da Whitney English, un’americana che di mestiere fa la grafica ed è mamma di tre figlioli. Whitney per anni ha cercato l’agenda ideale senza trovarla e, alla fine, ha deciso di farsela da sé. Quali sono le caratteristiche della Day Designer? Fogli grandi e divisi schematicamente in modo da poter sfruttare ogni spazio, una grande spirale color bronzo che li tiene insieme, design minimale e chic, inserti in oro che la fanno sembrare preziosa, angoli rinforzati e spessore di pagine e divisori che la rendono resistente e maneggevole. Il punto di forza è senz’altro la pianificazione giornaliera e la possibilità, contestualmente, di tenere sotto controllo il planning mensile e annuale. E poi è fighissima, cioè, pure io che faccio riunioni con i clienti in converse e con la piccola attaccata alla tetta sembro quasi una persona seria!
1) Perché ho scelto la Day Designer?
Ho scelto la Day Designer perché volevo un’agenda che fosse per me un libro di bordo, una guida che mi aiutasse a non perdermi per strada: volevo poter annotare tutti gli impegni come in una qualunque agenda, ma anche avere lo spazio per scrivere le cose da fare che riguardano me, il lavoro, la casa e i bimbi. Non volevo soltanto un promemoria degli appuntamenti o una lista della spesa, ma uno strumento che mi aiutasse a sfruttare al meglio il (poco) tempo a disposizione per sbrigare i (tanti) impegni, ma, soprattutto, non volevo più provare la frustrante sensazione di aver corso tanto e non aver combinato niente.
Volevo riuscire ad organizzare il mio tempo in modo da rispettare scadenze ed impegni, ma senza arrivare a fine giornata con la lingua in stile San Bernardo in mezzo alla neve, magari fare meno, ma con soddisfazione, riservando del tempo anche per le cose belle, quelle che fanno bene al cuore. Volevo riuscire ad organizzare meglio anche il tempo dedicato alla famiglia, quei week end che all’ultimo momento ti ritrovi a dire “che bella giornata, che facciamo oggi?” ed è troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Volevo un’agenda da avere sempre sottomano, dove poter prendere nota anche di quelle idee - sì ogni tanto anche i miei neuroni hanno uno scatto d’orgoglio - che si accendono all’improvviso e che se non cogli al volo, addio.
Ho scelto la Day Designer perché, oltre ad essere un’agenda, è un’esercizio quotidiano. Mi obbliga a prendere del tempo per me per pensare e per riflettere su cosa ritengo prioritario, su cosa voglio veramente.
2) Come utilizzo la Day Designer?
Prima di tutto, niente panico: non esiste un modo migliore per utilizzare l’agenda, se non il vostro. Sfogliatela, osservatene la ripartizione degli spazi, e pensate al modo in cui possa essere più funzionale per voi. L’agenda è uno strumento a vostra disposizione, spetta a voi farla rendere al meglio, secondo quelle che sono le vostre esigenze.
Cominciate ad annotare gli appuntamenti (“schedule”), poi le cose da fare, partendo da quelle più importanti (“today’s top three") e poi, a seguire, le altre (“other to-dos”).
Cosa distingue una “top three” da una “other to-do?” L’urgenza.
Stendere il bucato, comprare il latte e comprare un raccoglitore ad anelli per la scuola sono top three che possono convivere con riunione con il direttore, conference call con dott. Esticazzi, e consegna della rapporto finale. In comune hanno che devono essere fatte oggi. Tutto il resto - ma che non lo so che la lista dei to-dos va ben oltre tre cosette? - finisce nella colonna delle altre cose da fare e, se riuscite a fare anche quelle in tutto o in parte, bene così, altrimenti migrano sotto la spinta di una meravigliosa freccina, al giorno successivo o a quando decidete voi.
Scrivete: il bello della Day Designer è proprio lo spazio!
Annotate nell’area download tutto quello che all’improvviso vi viene mente, un’idea, un reminder, un’avvertenza per prossima volta. Stasera avete voglia di una tagliata con rucola e scaglie di grano? Scrivete ”scongela carne” nella casella per l’organizzazione dei pasti (“dinner”) o “prenota il ristorante”. Se dovete pagare la retta della piscina o della ginnastica segnatelo tra i debiti (“due”), mentre, se avete offerto il caffè ad una amica per scambiare quattro chiacchiere o vi siete regalate una maglia fighissima della quale non si poteva proprio fare a meno, riempite la casella delle spese (“dollars”). Vi siete ricordate all’ultimo di qualcosa che assolutamente non vi dovete dimenticare? Siete ancora in tempo, casella “don’t forget”.
Non abbiate paura di pasticciare, scrivete, cancellate e scrivete di nuovo, evidenziate, aggiungete o togliete. State parlando a voi stessi, non c’è nessuno a giudicare. Siate sinceri ed onesti. Se a fine giornata non avete fatto le tre cose che vi eravate programmati, ma altre due che non erano in lista, aggiungetele e poi barratele. E poi, ricordatevi sempre, fatto è meglio che perfetto!
3) Perché un’agenda cartacea?
Ci vuole più tempo a scrivere che a digitare su una tastiera e non si torna indietro.
Quale sarebbe il vantaggio? La maggiore attenzione! Più tempo significa un’accuratezza maggiore nella scelta delle parole, vuol dire, che queste restano nelle orecchie più a lungo e possiamo sentire come cadano le lettere, una dopo l’altra, sul foglio. La penna che sale, scende, si ferma, va dritta, si impunta, segue la direzione del nostro discorso. I tasti, invece, si ticchettano tutti nello stesso modo. Con la penna posso tirare una linea su un appuntamento saltato all’ultimo momento, posso cerchiare le cose che mi ero programmata di fare e riportarle con una freccia al giorno dopo. Con un foglio elettronico, posso solo cancellare l’appuntamento, ma non rimane il solco della rabbia o anche sulla pagina successiva. Posso copiare e incollare la to-do list al giorno successivo, insieme alla frustrazione per non avercela fatta, ma senza lo slancio della freccia che mi spinge a fare di più. Con l’agenda cartacea posso sfogliare le pagine, questa volta sì, con minor tempo e con un colpo d’occhio immediato, rispetto alle pagine digitali. Non si scaricano le batterie, e poi non svampa signo’.
L’agenda cartacea, almeno nel mio caso, è grande e occupa un sacco di spazio. E sì, anche questo, lo ritengo un vantaggio: la vedo e mi ricordo di consultarla e di aggiornarla. Impossibile uscire di casa e lasciarla sul tavolo (a meno che non lo decida consapevolmente),
Scrivere è un allenamento, nella stessa misura in cui il viaggio non è soltanto il mezzo per giungere a destinazione. Riuscire a scrivere di qualcosa è già un po’ riuscire a realizzarla.
Sono una grafomane renitente: al liceo la mia Smemoranda pesava più di tutto lo zaino e ogni anno, senza saperlo, ogni anno elaboravo un progetto di scrapbooking. all’università scrivevo così tanto che gli altri mi chiedevano “ma, praticamente, hai riscritto il libro?”
Beh, io ho BISOGNO di scrivere. Per mettere ordine, per capire, per parlare con me stessa.
"Se lo leggo lo imparo, se lo ripeto lo so, se lo scrivo l’ho capito"
4) Quando utilizzo la Day Designer?
La mattina presto. Mi sveglio intorno alle 6:00, un’ora prima di tutti. Mi preparo il caffè e apro l’agenda. Evitando di smollicare il pane e far cadere i goccioloni di marmellata o le briciole del biscotto, apro l’agenda e guardo cosa devo fare prima che si svegli il resto della famiglia. Poi, scorro gli impegni di lavoro, dò un’occhiata agli appunti per il pranzo e la cena e alle attività del pomeriggio. Alla fine le pagine e verifico quali cose mi sono rimaste da fare dalla giornata precedente e le ricolloco.
Ecco un primo effetto Day Designer, ho un’ora tutta per me che mi consente di partire senza aver già accumulato ritardo!
Prima il suono della sveglia era lo starter che dava il via alla corsa: giù dal letto, colazione in piedi, sessione bagno che termina ancora prima di iniziare al grido tarzanico di “mammaaaaaa” - bifidus mi dispiace sarà per un’altra volta - colazione, lavaggio e vestizione, altro urlo “uahuuuuuuuuuaaaaaa” bella di mamma eccola qua, mi devo vestire e truccare, vabbè non mi trucco, ma almeno fammi tirare su i pantaloni, che devo fare oggi? Loading di una lista interminabile… ma io non gliela posso fa’! Conclusione: demoralizzata, e anche un po’ incazzata, ancora prima di iniziare.
Adesso so quello che devo fare, ma, soprattutto, quello che posso fare, intendo che posso realisticamente fare e so quando farlo.
5) Quali sono gli effetti dell’utilizzo della Day Designer?
Il primo effetto immediato è quello appena descritto sopra: un’ora tutta per me che mi consente di iniziare la giornata con il piede giusto ed un livello di rodimento accettabile, quello che attanaglia ogni essere umano al risveglio, non quello che caratterizza una belva inferocita, insomma.
Il secondo è la capacità di apprezzare i momenti belli e le piccole cose che ci fanno sorridere nel corso di una giornata. La “daily gratitude” io la intendo così, un’occasione per impedire che di un sorriso non rimanga traccia (sono sicura che Whitney English l’abbia pensata in un’accezione più religiosa, ma sono altrettanto certa che non verrà qui a rinfacciarmelo).
Il terzo è una iniezione di fiducia in dosi da cavallo: in una settimana ho stilato un programma per tutta la famiglia, compilato e stampato un ricettario famigliare, stilato un elenco di tante belle cose da fare con tutta la famiglia, un esempio? Lo conoscevate technotown? Ecco, allora la prossima volta vi racconto cos’è e quanto ci si diverte!
Qui un bel video realizzato da Barbara Pederzini (alias Fatamadrina) che spiega come organizza le sue giornate e le sue attività con l'aiuto della sua Day Designer.
N. B. Del ricettario famigliare che ha decisamente semplificato il menu settimanale (ve lo ricordate? ne avevamo parlato qui e qui), del programma per tutta la famiglia (una sorta di vademecum) e delle attività da fare insieme nel tempo libero (incluso pazzeggio libero) ve ne voglio proprio parlare perché sono proprio soddisfatta (prima che cambio idea!)
DISCLAIMER: Questo NON è un post sponsorizzato, cioè, non ci prendo un euro per scrivere bene della Day Designer, lo faccio solo perché mi piace l’agenda, mi ci trovo bene e spero che la mia esperienza possa essere utile anche ad altri!