Il Carnevale per me è la festa che meglio di ogni altra esprime la creatività e, soprattutto, lo spirito di arrangiamento.
Capisco perfettamente tutte quelle mamme stremate dalle mille cose da fare, con pochissimo tempo a disposizione e neanche una particolare abilità per il cucito ad assisterle, che ripiegano su qualcosa di bello e pronto. Ecco, io sono nella vostra stessa condizione.
Vi assicuro che comincio a sudare freddo ogni volta che si avvicina Carnevale o Halloween perché devo trovare un'idea che io, che con gli aghi posso posso provare a fare al massimo un rito wodoo, possa realizzare.
Vi assicuro che comincio a sudare freddo ogni volta che si avvicina Carnevale o Halloween perché devo trovare un'idea che io, che con gli aghi posso posso provare a fare al massimo un rito wodoo, possa realizzare.
E non è cosa facile perché il progetto deve:
1) essere facile da realizzare
2) da riuscire a farsi in poco tempo (un pomeriggio o una serata, al massimo due)
3) costare poco.
Perché mi intestardisco così tanto? Perché io quei costumi tutti uguali non li posso proprio vedere! Mi fanno tristezza quei vestiti da principessa di nylon, poliestere e altri tessuti che anziché ricordare le pieghe morbide e sinuose del velluto, la leggerezza dello chiffon o della seta, sembrano delle tute spaziali.
Inoltre, mi dispiace che i bambini perdano l'occasione di vivere tutto il processo che porta alla creazione del costume. Cioè tutto l'ingegnarsi per riuscire a riprodurre certi particolari con quello che si ha e nei limiti delle proprie capacità, che porterà inevitabilmente nel costume quella personalizzazione unica ed inimitabile. Non solo, ma farà nascere anche quella felicità di indossare il costume, non solo per sfilare al parco o partecipare ad una festa, ma per vivere le avventure del proprio personaggio. In questo senso, più vicini alla realtà del bambino sono i materiali che utilizzeremo e più lo sentirà suo, maggiore sarà la sua soddisfazione e, quindi, anche la nostra per il bel lavoro fatto! Che poi è l'arte di arrangiarsi e di essere felici con quello che si ha (e ti pare poco?!?)
In questo post vi propongo di realizzare il costume di Jake de "I pirati dell'isola che non c'è" e vi garantisco che è facile da realizzare (pensate che altrimenti io l'avrei mai potuto fare?), ci vuole pochissimo (un pomeriggio), è super economico (meno di dieci euro).
Per chi non lo conoscesse, Jake, è il pischello pirata di destra, per chi non lo conoscesse. Quello a sinistra è il mio pischello durante le prove del costume. Allora, proviamo?
Io da piccola ho avuto costumi realizzati in casa che erano vere e proprie creazioni sartoriali (grazie Zia Gabry!). I più belli sono stati: una piccola gitana con una meravigliosa gonna multicolore che Esmeralda manco si sognava, poi una damina del'ottocento con un vestito di velluto e tulle pomposo che faceva la ruota appoggiato sul cerchio di metallo, un Pierrot calato in un morbidissimo costume di seta e un'indiana molto rock, con completo scamosciato e gonna sfrangiata cortissima (mia zia è sempre stata una tipetta disinvolta).
Purtroppo, non ho imparato nemmeno ad infilare un ago da mia zia e me ne pento amaramente. Come ho avuto già modo di dire in più occasioni sono veramente impedita con ago e filo e, nonostante i miei sforzi, i risultati sono indecenti e impresentabili, ma ciò non mi ha impedito di perseverare (ho fatto outing qui).
Ma mettiamoci all'opera! Ecco il necessario per il costume di Jake:
- felpa blu con zip sul davanti e cappuccio (una di quelle che prendo in stock da h&m ogni cambio stagione);
- bordo giallo;
- filo giallo per cucire;
- spille con capocchiotto grosso;
- 4 bottoni gialli;
- fascia rossa da usare in stile Rambo.
Poi aprite l'armadio e trovate una maglietta bianca ed un paio di jeans (sempre della partita h&m).
Per prima cosa tagliamo le parti della felpa che non ci servono: le maniche, l'elastico in vita, la zip. Poi sagomiamo il cappuccio in modo che alzato rappresenti il bavero del nostro gilet.
Poi appuntiamo il bordo giallo con gli spilli. Chi se ne frega come li mettete, ci stiamo risparmiando la seccatura dell'imbastitura e non è poco, infine, cuciamo.
Adesso non ci resta che attaccare i bottoni, due per lato.
FINITO!!!
E quanto abbiamo speso? Solo 7, 75 Euro (considerato che la felpa, i jeans e la maglietta li avevamo già).
Se poi vi siete anche riusciti a tagliare un dito con una forbiciata avete fatto una vera pecionata!
In tal caso scriveteci pure, vi manderemo gratis a casa l'unico ed inimitabile kit di primo soccorso delle pecione.
Adesso non ci rimane che disegnare la spada ed i dobloni utilizzando del cartoncino ondulato.
Un consiglio: se volete risparmiare tempo, utilizzate una spatola di legno da cucina per l'elsa della spada (mio figlio di quelle di cartone ne ha rotte tre di seguito) o, se avete voglia, potete rafforzare il cartone con la miscela di acqua e colla vinilica di Art Attack. Ma vada per la paletta di legno che sicuro non si rompe!
Che ne pensate? Per essere il lavoro della fondatrice e socia unica del club "Impedite del cucito che cuciono lo stesso" non mi posso lamentare!
Un'ultima cosa, visto che non ci sono solo i pirati, ma anche le piratesse, perché non provare per vostra figlia il costume di Izzy? Basta una maglietta, un paio di legging, uno stivale e una banana. Insomma, tutti capi d'abbigliamento che si trovano normalmente nell'armadio!
E la polvere magica basterà mettere un po' di coriandoli in un sacchetto!
Questo post partecipa al linky party su C’è Crisi!